Quali sono le regole di tassazione vincite online?

Qualsiasi giocatore deve essere informato sulle disposizioni in materia di tasse sulle vincite derivanti dai giochi a premi. La legge italiana disciplina quest'ambito tramite l'Art. 30 del DPR 600/1973 in cui si ritiene tassata alla fonte a titolo d'imposta qualsiasi somma derivante da giochi d'abilità o di sorte, concorsi a premi, pronostici o scommesse.

Questo vuol dire che una vincita non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi qualora venga erogata da persone giuridiche autorizzate dallo Stato.

In particolare, l'aliquota di ritenuta si suddivide in tre categorie:

• Per le lotterie nazionali, le tombole e le estrazioni di beneficenza è pari al 10%
• Per i giochi a premi televisivi e per le competizioni sportive è pari al 20%
• Per tutti gli altri casi è pari al 25%

I Casinò Online rientrano nella fascia del 25%, dunque tutte le somme vinte negli operatori concessionari dell'ADM non vengono tassate, dato che la propria vincita nei giochi online risulta già tassata alla fonte.

Quando le vincite al gioco vanno dichiarate?

Bisogna fare attenzione al caso speciale dei redditi diversi, istituiti all'Art. 67 del TUIR. Questi entrano in gioco quando non esiste un sostituto d'imposta, e quindi il giocatore è tenuto a dichiarare le proprie vincite con la relativa voce di reddito diverso.

Non ci saranno problemi, perciò, per tutti gli iscritti ai Casinò Online legali, mentre per i Casinò senza certificazione ADM / AAMS si dovrebbero dichiarare le somme dei premi. Comunque, essendo illegale giocare nei Casinò senza licenza, non ci sarà da preoccuparsi se si seguono le regole. Ricordiamo che su SPIKE Slot promuoviamo solo il gioco legale e responsabile, informando riguardo ai bookmakers più affidabili e performanti del mercato italiano.

Diffidate dal trasgredire la legge, anche perché andreste incontro al rischio di perdere la tutela delle vostre informazioni personali, oltre che a ricevere multe e sanzioni molto salate.

È vero che se vinco al Superenalotto devo pagare le tasse?

Un tema ricorrente dei nostri giorni è la costante aggressività dello Stato verso il gioco. La cosiddetta tassa sulla fortuna è passata dal 1° Marzo 2020 al prelievo del 20% per la somma eccedente i 500 euro delle vincite al lotto, gratta e vinci e le rimanenti lotterie nazionali.

In precedenza, dal 1° Ottobre 2017, la soglia prevista consisteva nel 12% della quota superiore a 500€.

Non vanno confuse, ad ogni modo, queste tasse che vengono preventivamente detratte dai premi da ricevere, con qualcosa che vada a pesare sul reddito imponibile IRPEF. Un qualunque fortunato vincitore non deve dichiarare nulla. Nei casi eccezionali di grandi vincite basta conservare la ricevuta come prova che non fanno reddito, per stare tranquilli di fronte a un qualsiasi controllo dell'Agenzia delle Entrate.

Com'è la situazione delle VLT?

Anche le somme derivanti da Video Lottery Terminal non sono da dichiarare nei propri redditi, in quanto tutte le ritenute sono già comprese nella vincita.

Una nota dolente, però, riguarda proprio la tassazione delle VLT che adesso prevede la detrazione del 20% dell'importo per tutte le vincite superiori a 200€; come previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Inoltre sarà necessario sottoporsi all'identificazione antiriciclaggio a partire dai 500€, e sarà obbligatorio inserire la tessera sanitaria per la verifica della maggiore età prima di ogni sessione di gioco.

Con questo panorama è facile aspettarsi un abbassamento del numero di giocatori responsabili alle VLT, considerando anche la possibilità di migrare sulle slot online che offrono condizioni più vantaggiose.

I consigli di SPIKE in base alla sua esperienza da giocatore

In definitiva, se siete giocatori di Casinò Online con licenza ADM, potete fare i più tranquilli sonni quando si tratta di dichiarare le vincite. Nella maggior parte dei casi gli importi non sono così grandi da far insospettire qualcuno.

Non importa in quale sezione del Casinò state giocando, che sia Poker piuttosto che scommesse sportive la normativa è chiara. Scommettendo negli operatori legali non avrete mai problemi di dichiarazioni di vincite.

Solo in rarissimi casi può capitare di eseguire delle transazioni rilevanti. La cosa peggiore che avverrà sarà che la banca possa richiedere il motivo di grossi bonifici da portafogli elettronici tipo Paypal e Skrill verso il proprio conto corrente. Ma è davvero difficile perché i Casinò che aderiscono alla rete ADM eseguono solo operazioni già tracciate.

Posso certamente affermare che il sistema dei pagamenti in Italia è efficiente e adeguato. Non ho mai riscontrato problemi e non vedo controindicazioni nel raccomandare qualsiasi metodo di pagamento: dal bonifico bancario ai più moderni e-wallet.