spike logo small

/

Casinò di Campione: Storia dal Fallimento alla Rinascita

Casinò di Campione: Storia dal Fallimento alla Rinascita

Casinò Campione d'Italia


Il casinò di Campione ha una storia lunga più di un secolo.
Infatti, ha aperto i battenti nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, con l’intento – si narra - di nascondere le attività di spionaggio.

La cittadina di Campione era in origine un paesino di pescatori.
Incapace di sviluppare un settore industriale, incastrato fra montagna e lago, successivamente allo sviluppo economico di Lugano e delle vicine città svizzere, il Governo italiano realizzò la necessità di un cambiamento.

Lo stabilimento di gioco, fu realizzato dall’architetto Amerigo Marazzi, mentre le decorazioni interne, sono un’opera dell’artista Girolamo Romeo.
Ancora oggi è uno dei casinò più grandi d'Europa. Il comune in cui è situato, è Campione d'Italia - exclave - ovvero pezzo di suolo italiano all'interno dei confini della Svizzera.

Come dicevamo, si dice che il casino sul lago di Lugano sia stato concepito con l’idea di nascondere attività di spionaggio, durante la prima guerra mondiale.
Ed il fatto che lo stabilimento sia stato chiuso a lungo dopo la Prima Guerra Mondiale, va a supporto di questa tesi.
Ma dopo l’inaugurazione, la bellezza dell’arredo delle sale da gioco in pieno stile “Belle Epoque” e dello scenario in cui era immerso, hanno allietato il pubblico solo per due anni.

Infatti, il 19 luglio 1919, il Casinò chiuse i battenti per riaprire dopo più di 10 anni, nel marzo 1933.
Successivamente, per tutto il resto del Novecento, questo luogo è stato polo attrattivo per migliaia di giocatori, soprattutto durante i fine settimana.
L’impianto è costituito da 9 piani e consta di due ristoranti, un salone delle feste con vista diretta sul lago di Lugano.
Qui era possibile scommettere su vari giochi da tavolo, come Roulette Francese; Fair Roulette, Trente et Quarante, Blackjack; Punto Banco, Caribbean e Poker alla russa.

Inoltre, concerti e altri tipi di spettacoli intrattenevano centinaia di persone eleganti, quando non erano impegnate ai tavoli da gioco.
Ogni weekend, a Campione arrivavano circa 4000 persone per intrattenersi, facendo guadagnare alla località, il soprannome di “Las Vegas italiana”.

Sebbene nel corso del tempo, sia stato destinazione privilegiata di attori, personaggi illustri, star internazionali; e location di eventi patinati quali sfilate di moda e concerti, la sua storia è davvero particolare, poiché nel 2018, è riuscito a fallire.

Il fallimento del Casino di Campione d’Italia

La decisione del Tribunale, ha fatto sì che l’impianto chiudesse dal 2018 al 2021, e ciò ha avuto un impatto pesante per il comune ospitante.
A luglio 2018 per decisione del Tribunale locale, è stata dichiarata la bancarotta del casinò di Como.
La chiusura, inaspettata quanto brutale, è stata di pesante impatto sia per i cittadini che per i clienti abituali.

Lo stabilimento aveva accumulato nel tempo troppi debiti che non potevano essere rimborsati.
Uno degli aspetti fondamentali da sottolineare in questa storia, è che nel Casinò di Campione, lavoravano centinaia di abitanti del paese stesso.
E per questo, la vita collettiva di Campione, era strettamente dipendente a quella dello stabilimento di gioco.

Quando l’impianto chiuse i battenti, tutte le famiglie del comune (circa 2000 abitanti) furono toccate dal fallimento, poiché vennero lasciati a casa 600 addetti ai lavori.
Le conseguenze economiche per il territorio sono state piuttosto gravi.

Perché il Casinò di Campione d’Italia è fallito?

I motivi di questo fallimento sono rintracciabili sia in cause pratiche ed economiche, che culturali.
Sulla crisi dello stabilimento ha pesato di certo l’onerosità dei costi di manutenzione e del personale - 490 dipendenti e oltre un centinaio di funzionari - e alcune decisioni sfortunate di investimento da parte dei gestori.

Anche se nel corso del tempo sono stati predisposti svariati interventi di riduzione dei costi, fra cui le riduzioni salariali, ogni sforzo per contenere le perdite è stato incapace di contrastare le perdite dell’impresa.

L’avvento dei giochi digitali e delle sale slot da Bar

Ma la causa di questa crisi è da rintracciarsi dall'ingresso di altri competitor nel mercato: l’avvento dei giochi online, delle slot machine e delle VLT.
I bookmaker digitali sono gradualmente diventati regolamentati e le loro caratteristiche possono essere valutate senza veli nel massimo della sicurezza.


Il gioco è vietato ai minori di 18 anni.
Gioca responsabilmente.


Da un certo momento in poi, in Italia queste forme di intrattenimento si trovavano facilmente ovunque, nei bar e nei punti di vendita fisici.
Sebbene alcune riflessioni da parte dei gestori, il casinò di Campione non avrebbe avuto capacità di riadattamento alla nuova situazione.

In più, nello stesso periodo, si stava delineando un fondamentale cambiamento culturale e sociale.

Il cambiamento culturale nelle scommesse

Se prima l'abitudine al gioco era esclusivamente appannaggio dei ricchi, ora stava diventando più diffuso fra la popolazione generale, in cerca di riscatto economico in un paese (l’Italia), dove la mobilità sociale è stata drasticamente tagliata negli anni.
Detto in modo più semplice, è sempre più arduo per le persone, accedere a qualsiasi concreta possibilità di cambiamento del proprio status.

E se nel 2019, il gioco online e le VLT hanno raccolto 110 miliardi di euro in un anno, gli impianti tradizionali, hanno incassato ben poco.
Considera che nello stesso anno, tre dei maggiori casinò italiani - Sanremo, Saint Vincent, Venezia - hanno avuto un profitto inferiore a 200.000 milioni di euro.

Ovviamente, con la pandemia, la situazione per gli impianti fisici, è peggiorata.

Conclusioni

Il Casinò di Campione d’Italia poteva sembrare superato, ma ha riaperto a giugno 2021 dopo quasi 3 anni dalla bancarotta per insolvenza.
Quest’ultima è stata dichiarata dal Tribunale di Como che ha avuto l’effetto di generare diverse proteste ad opera delle 600 persone rimaste senza lavoro.
Tuttavia, nella primavera del 2019 la Corte d'Appello italiana ha capovolto la decisione, e la sua chiusura è stata condannata come illegittima.

Tale nuovo provvedimento, è stato poi confermato in Cassazione nel giugno 2021.
Come mai questo ribaltamento di prospettiva? Sebbene gli innegabili problemi di insolvenza, il fallimento è stato considerato come l'opzione meno opportuna in una prospettiva di rimborso ai creditori.
Perciò, la struttura è ora operativa, sebbene in una forma più contenuta (attualmente ci lavorano 174 persone).

Certo, la riapertura della struttura affacciata sul lago di Lugano non farà miracoli, ma sul lungo periodo potrebbe aiutare il paese.
I dati più recenti rivelano una frequenza di 700 giocatori al giorno che aumentano durante i fine settimana, in virtù anche di accordi e partnership come con Novomatic.

L'amministratore delegato dello stabilimento in questione - Marco Ambrosini – ha dichiarato il suo impegno per promuovere un gioco di qualità, in una dimensione di intrattenimento positiva, scoraggiando lo stile di gioco compulsivo.


Redatto da: Armando Maniscalzi

adm logo

Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica - Consulta le probabilità di vincita www.adm.gov.it


Slot Online in Italia

Copyright ©2024 www.spikeslot.com

DMCA SPIKESlot.com

Giochi di slot machine gratuiti

Sitemap