Il Ruolo dei Siti di Gioco nella Vita degli Italiani

I dati riportati da una ricerca ad opera dell’Osservatorio Gioco 2021, frutto della collaborazione tra BPER Banca e Nomisma, hanno messo in luce il ruolo dei casinò online nella vita degli italiani.
Grazie a questo report, abbiamo avuto accesso ad importanti informazioni rispetto al gioco responsabile e quali categorie di giocatori siano rappresentative del mercato italiano dove possono operare online solo bookmaker che hanno ricevuto la licenza ADM da poter comparare.

La realtà italiana dei casinò online

Il periodo considerato nel report riguarda il 2020, che come sappiamo è stato un momento particolarmente duro a livello globale. Nell’arco dei 12 mesi segnati dai lockdown e la chiusura delle sale da gioco fisiche, tantissimi bettor hanno iniziato ad effettuare scommesse online sui portali di gioco italiani. Ma quando si parla di gioco da casinò non dobbiamo solo pensare alla dimensione dell’intrattenimento, bensì considerare la correttezza dell’approccio da parte dei giocatori.

Prima di tutto, sarebbero due i gruppi di giocatori emergenti, più a rischio per condotte di gioco poco responsabile: i giovani tra i 14 e 19 anni, facenti parte della cosiddetta generazione Z e gli over 65, ovvero i membri della “silver age”.
Insomma i dati rivelano che il 42% dei giovanissimi ha provato i giochi da casinò online, a volte sviluppando condotte patologiche ed una serie di effetti negativi sulla vita privata, comprese l’ambito relazionale e affettivo.
Per quanto riguarda gli over 65, nel loro insieme hanno rappresentato il 25% degli scommettitori più attivi nel periodo oggetto d’esame.

Parliamo quindi di due gruppi di utenti, più sensibili della norma per quel che concerne l’esposizione al betting online. Per questo motivo, è importante considerare l’implementazione di strategie di prevenzione e sensibilizzazione per un approccio più responsabile alle scommesse.

Forse ti starai chiedendo come possano giocare i minorenni online, se il gioco è vietato agli under 18. Ebbene, dal report emerge che il 5% riesce a giocare almeno una volta ogni 7 giorni. Questo, perché essendo parte di una generazione nata con la tecnologia - successiva a quella dei nativi digitali - i giovani sono comunque facilitati nel farlo.

Ma perché giovanissimi e over 65 amano scommettere?

La domanda è lecita: come mai queste due precise categorie amano il gambling online? Dai dati emerge che si tratta di:

• Curiosità (39%)
• Divertimento (21%);
• Ricercare entrate supplementari di denaro (18%)
• Abitudini familiari ed esempi di parenti vicini (17%)
• Allenarsi a diventare esperti bettor (13%);
• Pubblicità online (9%-11%).

Tra le ragioni prevalenti, sono dunque da annoverare le qualità umane più leggere, come la curiosità e la voglia di intrattenersi.

Quali giochi piacciono agli italiani e per quali motivi?

Nel 2020 il volume complessivo delle scommesse degli italiani, ha oltrepassato 88 miliardi di euro: ma dove sono andati questi soldi? Fra i giochi preferiti dagli italiani, ci sono i table games, gli skill games, ma anche le nuove slot come Influencer slot online gratis, Reactoonz bonus slot senza deposito e Punk Toilet slot free.

E ancora, i Gratta e Vinci, le Lotterie, il Bingo e i giochi live come Crazytime live. Infine, come intuibile, le scommesse sportive, vera passione e tradizione italiana.
Il 42% dei più giovani ama il betting sportivo, mentre il 24%, predilige il Poker online. Coloro che amano frequentare le classiche ricevitorie, hanno speso soldi in Gratta e Vinci (56%) e in scommesse sportive (22%).

Pensieri finali

Secondo i dati menzionati dalla ricerca, il 9% dei giovanissimi sembra soffrire in Italia, di una qualche forma di comportamento problematico: atteggiamenti che potrebbero sfociare in ludopatia.
Il report tratteggia il profilo di un giocatore problematico under 19, quasi sempre studente di istituti professionali, con scarso profitto scolastico e residente nel Sud Italia.

Un problema che affligge anche gli over 65, il cui identikit è quello di un soggetto spesso in difficoltà finanziarie, che cerca di recuperare soldi e che sovente chiede prestiti per continuare a fare le sue giocate.
Insomma, due profili interessanti, quanto allarmanti, che per questo devono essere presi in carico almeno idealmente dagli enti preposti. Ciò al fine di studiare delle politiche di educazione, tutela e protezione, prima che si arrivi a condizioni patologiche conclamate.

Ancora una volta, invitiamo i nostri lettori a comprendere quanto il gioco da casinò sia un’attività potenzialmente pericolosa e per questo da praticare con intelligenza, ragionevolezza e moderazione.

Redatto da: Armando Maniscalzi