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Nuovi Provvedimenti a Tutela dei Giocatori per Riconoscere Giochi Legali

Nuovi Provvedimenti a Tutela dei Giocatori per Riconoscere Giochi Legali

Ludopatia Gioco Legale


In occasione della Giornata internazionale del Gioco Responsabile, il tema Betting è tornato al centro dei dibattiti. Parliamo di una forma di intrattenimento che purtroppo s'intreccia con problemi di dipendenza e ludopatia. Quindi, è necessaria una riflessione sulla situazione e sul contributo che il Governo può dare per migliorare.

Da un lato, è rilevante tenere a mente l'importanza economica e sociale del gioco regolamentato. Tuttavia è altrettanto vitale riconoscere che il Disturbo da Gioco d'Azzardo (DGA) è una condizione psicologica diffusa, che rischia di diventare un problema sociale e sanitario dai costi elevati.
Come ha affermato Emmanuele Cangianelli - presidente di EGP - ovvero l’Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici: “Non bisogna demonizzare il gioco regolamentato, ma utilizzare la regolamentazione del settore per fare più informazione”.

Casinò games: nel 2022 fatturato per 11 miliardi di euro

Se consideriamo l’anno appena concluso, l’intrattenimento digitale di Bingo, Gratta e Vinci, Poker e casinò online hanno procurato ricavi per 11 miliardi di euro all’Erario italiano nei siti ADM con servizi comparabili.


Il gioco è vietato ai minori di 18 anni.
Gioca responsabilmente.


Invece, sempre nel 2022, il settore retail tradizionale ha prodotto un fatturato di circa 6 miliardi di euro. Il segmento iGaming rappresenta circa l'1% del Pil nazionale, generando un’offerta di lavoro a 30-35mila dipendenti. Parliamo di addetti ai lavori impiegati in sale Bingo, con gli apparecchi intrattenimento per la raccolta scommesse, etc.

Sempre Cangianelli ha dichiarato che considerando l’intero settore retail, la quota di personale addetto arriva a 70mila dipendenti.

Il problema dell’iGaming illegale

In Italia l’iGaming illegale è una nota negativa. Soprattutto se consideriamo la minor tutela verso il pubblico e il mancato gettito fiscale verso le casse statali, creato da una concorrenza sleale nei confronti degli operatori legali del territorio.

I dati attualmente a disposizione, rivelano che nel nostro paese, l’1% delle persone soffre di ludopatia. Inoltre, ben 18 milioni di soggetti maggiorenni hanno scommesso con soldi veri, almeno una volta nell’ultimo anno (almeno secondo i dati Iss 2018, ovvero la ricerca più recente a disposizione). Poi, circa 13 milioni hanno un approccio “sociale” alle scommesse; mentre 2 milioni rientrano in un profilo a basso rischio. Infine, 1,4 milioni sono a rischio moderato e 1,5 milioni appartiene alla categoria dei problematici.

Di questi ultimi, purtroppo la metà ha problemi seri con il Betting: parliamo dell’1,01%, secondo i dati messi a disposizione dalla Società Italiana di Psichiatria (S.I.P.).

I disturbi psicologici legati alle scommesse

Ma a preoccupare maggiormente è il DGA, definibile come un comportamento problematico persistente o ricorrente legato alle pratiche di scommessa. Questo si diagnostica quando il disagio e la compromissione sono clinicamente significativi, come rammenta l’Istituto Superiore di Sanità.
Purtroppo, chi ne soffre può mettere a repentaglio la propria sfera di vita: lavorativa, relazionale e familiare. Arrivando a perdere il lavoro, a indebitarsi e a mettere in atto diversi comportamenti lesivi per sé stesso e per gli altri. Infrangendo in alcuni casi la legge per ottenere denaro, oppure sfuggire dal dover pagare debiti.

Tenendo conto anche del fatto che la funzione sociale di alcune forme di intrattenimento legate al Betting (si pensi ad esempio alle sale Bingo) sia positiva e non vada sottovalutata, si rende comunque necessaria l’attivazione di regole più stringenti.
Uno strumento valido è sicuramente il RUA, ovvero il Registro unico degli Autoesclusi. Questo permette ai bettor di autoescludersi dalle scommesse a distanza per 30, 60 o 90 giorni, se non a tempo indeterminato.

Come riconoscere i giochi illegali da quelli legali?

Come precisato da Cangianelli “Molte persone con un livello culturale medio non riescono a distinguere il gioco legale dall’illegale”.
E allora come fare? Come riconoscere i giochi illegali dai giochi legali? Come spesso abbiamo ricordato è l’ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ad occuparsi del monitoraggio del comparto dei casinò.

Innegabilmente, con la liberalizzazione del mercato, sono comparsi nuovi interlocutori con sede in Italia e all’estero. E questi non sempre hanno adeguato la loro offerta slot online e game ai notevoli standard previsti dalla legge italiana. Spesso, i portali iGaming dedicati a scommesse sportive e casinò che non rientrano nella legalità sono oscurati.
Fra questi ci sono gestori che operano senza Concessione, oppure siti privi degli accorgimenti tecnici e della chiarezza di informazioni.

Per difendersi dalle truffe e dai siti illegali, quindi per distinguere i game leciti da quelli non leciti, la prima cosa da fare è controllare che il portale online che stiamo valutando abbia regolare Concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Questi siti autorizzati, riportano in modo chiaro ed evidente, il classico logo ADM, banner che invitano ad essere responsabili nell’iGaming e indicazioni sui limiti di gioco.

Si tratta di siti nella “lista bianca” stilata dall’ente di monitoraggio che sono strutturati indicando chiaramente modalità di scommessa, probabilità di vincita e offrono strumenti di autoesclusione. Inoltre ogni operatore legale di casinò, riporta in grafica il numero identificativo della concessione assegnata.


Redatto da: Miriana Menighetti

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Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica - Consulta le probabilità di vincita www.adm.gov.it


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