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Come Funzionano le Tasse da Pagare sulle Scommesse Sportive?

Come Funzionano le Tasse da Pagare sulle Scommesse Sportive?

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In questo articolo scopriremo come funzionano le tasse sulle vincite sportive e soprattutto in quali casi bisogna pagarle e dichiararle a parte.
Il gioco come si sa, è legale in Italia ed è tassato dallo Stato tramite l’Agenzia Dogane e Monopoli. Quindi banalmente una vincita al Gratta e Vinci, sarà tassata in modo differente rispetto a una premio conquistato ad una slot machine online in un casinò digitale.

E quindi ci chiediamo, quali sono le differenze tra le tassazioni per le vincite sulle attivitĂ  di scommessa sportiva? Bisogna dichiarare questi soldi nella dichiarazione dei redditi?

Tassazione sulle scommesse sportive: cosa dobbiamo sapere?

Le tasse sulle vincite sportive - se le giocate sono piazzate sia online o in modo tradizionale attraverso un’agenzia ADM/AAMS - sono già incluse nella vincita. Non è quindi necessario dichiararle ulteriormente.
Invece nel caso in cui si giochi in portali non ADM - e quindi il premio non rientra nella tassazione vincite online del fisco italiano - bisogna dichiarare all’Erario la propria vincita.

Altrimenti si è passibili di denuncia per evasione fiscale. Inoltre, i casinò non ADM sono illegali in Italia, espongono a rischi e frodi e sono destinati ad essere oscurate prima o poi dall’Agenzia Dogane e Monopoli.
Ricordiamo che in Italia i portali legali hanno regolare concessione ADM per il Gioco a Distanza. E per scommettere con soldi veri, occorre essere maggiorenni e avere un conto gioco valido e verificato.


Il gioco è vietato ai minori di 18 anni.
Gioca responsabilmente.


Scopriamo allora insieme nel dettaglio come e quando dichiarare le vincite delle scommesse sportive sia online che effettuate attraverso una ricevitoria standard.

Come si pagano le tasse inerenti alle puntate sportive?

In Italia, giocare con soldi reali è legale solo nel momento in cui è sottoposto ad assenso dello Stato. Si parla anche di puntate sportive online e non, dunque anche per chi gioca è necessario rivolgersi a realtà che posseggono questa licenza.
Nel caso in cui si vinca con una scommessa piazzata su un sito con licenza ADM, non bisogna pagare alcuna tassa aggiuntiva sulla vincita poiché l’importo è già tassato.

La tassazione infatti è applicata all’aggio del sito o Bookmaker.
Lo scommettitore, non deve quindi pagare alcuna somma aggiuntiva. Un grande vantaggio rispetto ad altre vincite come ad esempio Lotto, Enalotto e Gratta e Vinci.
Infatti, per queste ultime tipologie, con importi che superano i 500,00 euro si prevede una tassazione dall’8 al 12%.

I soldi vinti con le giocate sportive vanno dichiarati?

Dato che è applicata una tassazione già alla fonte, i soldi vinti, non devono essere ulteriormente tassati. Questo è valido sia per le giocate online che per quelle effettuate presso gli esercenti punti fisici.
Quindi, nel caso di betting sportivo, se si gioca all’interno di siti ADM è semplice ritirare la vincita poiché arriverà sul proprio conto di gioco. Più semplicemente, chi fa puntate sportive online, riceverà semplicemente la somma sul proprio conto.

Invece, nel caso di vincite su puntate effettuate in ricevitorie fisiche, allora bisogna conservare la propria schedina. Per dimostrare che le spese effettuate sul conto corrente siano provenienti da una vincita, nel caso, basta semplicemente tenere con sé la propria schedina.

Possiamo considerare il betting sportivo online come tax free?

Erroneamente, si pensa che le scommesse sportive possano in qualche modo essere un investimento. Vogliamo sfatare questo mito, poiché non si tratta assolutamente di un investimento anzi, un rischio molto alto da correre. E vogliamo anche dire che giocare con soldi veri, può portare ad avere dipendenza. L’unico motivo per il quale si può parlare di tax free, è perché le vincite effettuate dalle attività di scommessa sportiva - ritirabili dagli esercenti o da un casinò digitale - sono già tassate.

Qual è stata negli anni l’evoluzione sulla normativa delle attività di scommessa sportiva?

Si parla in questo caso di imposta unica, che è stata istituita dal Decreto Legislativo n°504 del 23 dicembre del 1998 e si applica ai concorsi pronostici delle giocate di qualsiasi tipologia, di qualsiasi evento. Le aliquote come abbiamo detto in precedenza sono differenti. I soggetti considerati passivi d’imposta sono i gestori.

Come leggiamo dall’articolo prima citato, sono stabilite per i concorsi pronostici aliquote al 26,80% e per le altre categorie di giocate il 20%, mentre a quota fissa con aliquote che vanno dal 2% all’8% su eventi differenti. Per l’ippica invece si parla di aliquota pari al 15,70%.
Successivamente possiamo citare anche la legge di bilancio del 2019 e infatti, abbiamo:

  • Per i giochi di abilitĂ  e per il Bingo a distanza per esempio si parla del 25%;
  • Per le scommesse a quota fissa (tranne quelle ippiche) si parla del 20%;
  • Per le scommesse a quota fissa su eventi simulati si parla invece del 22%.

La stessa legge di bilancio del 2019, ha inoltre disposto che dal 1° luglio del 2019, “l’imposta unica sui concorsi pronostici sportivi e sulle scommesse a totalizzatore sportive e non sportive, viene soppressa”.

Concludendo

Possiamo quindi concludere dicendo che non bisogna dichiarare in alcun modo le vincite ricevute dalle giocate sportive. I siti AAMS/ADM sono giĂ  tassati e i soldi non devono quindi essere inseriti nella dichiarazione dei redditi.

Proprio per questo è consigliabile affidarsi sempre a siti sicuri e italiani, altrimenti si dovranno dichiarare questi redditi esteri da vincita anche per le attività di scommessa sportiva, poiché l’omissione di questa dichiarazione porterebbe a conseguenze penali.


Redatto da: Miriana Menighetti

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Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica - Consulta le probabilitĂ  di vincita www.adm.gov.it


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